A seconda dell’alfabeto e del tipo di carttere utilizzato, i nomi a dominio possono apparire simili. Infatti alcuni caratteri, o glifi, hanno forme che potrebbero farli apparire identici e non distinguibili a prima vista. I nomi a dominio sono considerati omografi se tutti i caratteri di un nome a dominio sono omografi (quindi di aspetto simile) di tutti i caratteri di altri nomi di dominio, nelle loro rispettive posizioni.
Un pacchetto di omografi (Homoglyph Bundle) è un insieme di nomi a dominio che sono tra loro omografi.
Alcuni registri hanno adottato politiche specifiche per la gestione degli omografi. L'approccio adottato da EURid è quello di garantire che, una volta che un nome a dominio appartenente ad un determinato gruppo di omografi è registrato, non sia possibile registrare qualsiasi altro nome a dominio appartenente allo stesso gruppo.
Questo approccio mira a ridurre il rischio dell’esistenza di nomi a dominio che possono sembrare simili.
EURid ha introdotto l’estensione .ею (.eu in alfabeto cirillico) il 1° giugno 2016 e l’estensione .ευ (.eu in alfabeto greco) il 14 novembre 2019. Con l’introduzione dell’estensione .ею, EURid ha adottato la regola secondo cui gli alfabeti adottati al primo e al secondo livello devono coincidere. A partire dal 16 ottobre 2019 i nomi a dominio in alfabeto cirillico non sono più soggetti ad homoglyph bundling. Questo è spiegato dal fatto che l’estensione .eu in cirillico non ha aspetto simile e quindi non può essere confusa con i nomi a dominio con estensione .eu in greco o latino.
Vale la pena sottolineare che EURid non ha permesso l’utilizzo di caratteri provenienti da alfabeti diversi all’interno dello stesso nome a dominio fin dal lancio degli IDN, nel tentativo di ridurre il rischio di avere nomi a dominio che potevano essere confusi a causa del loro aspetto simile.